Le conseguenze di un riposo notturno insufficiente sul cervello. Che cosa capita se si dorme poco, le risposte di una ricerca.
Dormire bene è essenziale per il benessere fisico e mentale. Durante il sonno, l’organismo si rigenera, rilassando tessuti e muscoli. Il cervello invece consolida la memoria e rielabora le informazioni. Inoltre un sonno di qualità rafforza il sistema immunitario, riducendo il rischio di malatttie e infezioni.

Un sonno sufficiente migliora l’umore, aumenta la produttività e favorisce una pelle sana. In più, un riposo regolare aiuta a mantenere un peso equilibrato e riduce il rischio di malattie croniche come il diabete e le malattie cardiache. Quindi un riposo adeguato, tra le sette e le otto ore a notte, è cruciale per una vita sana e attiva. Cosa succede invece in caso di sonno ridotto a poche ore?
Dormire poco, scopriamo che cosa comporta
È noto che la mancanza di sonno può portare a stanchezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione e indebolimento delle difese immunitarie. Sono condizioni che tutti abbiamo sperimentato dopo una notte insonne o un riposo breve e discontinuo. Ma numerosi studi aggiungono ulteriori problemi, finora poco conosciuti, connessi alla scarsa qualità del sonno.
Una ricerca pubblicata sul Journal of Neuroscience ha evidenziato che una carenza cronica di sonno porta a un vero e proprio processo di autofagia del cervello. Cioè alcune cellule iniziano a rimuovere e consumare strutture neuronali importanti per la salute cognitiva e psicologica. In parole povere il cervello mangia se stesso, in condizioni ripetute e generalizzate di scarsità di riposo e sonno notturno.

I risultati di questo studio sono quindi inquietanti e mostrano ancora una volta la necessità e l’importanza del sonno per mantenere al meglio le funzioni fisiche e psicologiche. Al netto di disturbi specifici del sonno, spesso le difficoltà a dormire bene sono derivanti da cattive abitudini o da condizioni determinate dalle attività svolte. Passare ore sul proprio dispositivo telefonico o sul pc, rinunciando al riposo notturno crea a lungo andare dei problemi.
A livello cerebrale, il sonno gioca un ruolo cruciale nel consolidamento della memoria. Le esperienze e le informazioni acquisite durante il giorno vengono elaborate e archiviate, migliorando la capacità di apprendimento e la concentrazione. La mancanza di sonno, al contrario, può portare a difficoltà cognitive, irritabilità e sbalzi d’umore. Dormire a lungo quindi evita degenerazioni neurologiche anche gravi e aiuta a mantenere le cellule cerebrali più giovani e reattive. Un motivo in più per cambiare cattive abitudini in nome del proprio benessere personale.