Targhe straniere in Italia, attenzione alle norme: si rischiano pesanti sanzioni

Cosa si sa sulle targhe straniere in Italia? In quali casi e per quanto tempo può circolare l’auto in Italia? Tutti i dettagli in merito.

Nel 2018 è arrivato un aggiornamento che riguarda il Codice della strada e riguarda l’inasprimento delle limitazioni relative alla circolazione sul territorio italiano dei veicoli immatricolati all’estero. Secondo il Codice della Strada, dopo l’attuazione delle revisione come da legge n.238/2021, un cittadino residente in Italia potrà circolare sulle strade italiane con targa straniera per un massimo di 90 giorni.

Targhe straniere
Targhe straniere in Italia, attenzione alle norme: si rischiano pesanti sanzioni (Leccomilano.it)

Trascorso questo periodo, la vettura dovrà essere immatricolata in Italia. Attenzione, invece, per chi è residente in un Paese estero può, invece, utilizzare il mezzo nel nostro Paese per un anno. Capiamo cos’altro c’è da sapere sul tema e a quale registro iscriversi. Tutti i dettagli nel prossimo paragrafo.

Targhe straniere in Italia, le sanzioni previste dal Codice

Le auto a noleggio, in leasing o in comodato d’uso con targa straniera devono rispettare altre regole rispetto a quanto anticipato. Per intenderci, i veicoli immatricolati all’estero che circolano nel Bel Paese e condotti da soggetti con residenza italiani, ma con intestatario diverso, devono obbligatoriamente avere in possesso i documenti che attestino il contratto di locazione.

Targa straniera
Targhe straniere in Italia, le sanzioni previste dal Codice (Leccomilano.it)

Per chi non lo sapesse, per tenere traccia dei veicoli immatricolati in altri Paesi possono contare sul Reve, si tratta di un registro di veicoli esteri. Chi può iscriversi? Tutti quelli che hanno un veicolo appartenente ad un intestatario estero, ma che viene guidato da un cittadino con residenza italiana. Inoltre, la registrazione possono farla i lavoratori dipendenti che sono impiegati un’azienda estera o un lavoratore autonomo che abbia residenza non in Italia.

Chi, invece è esonerato dall’iscrizione? Tutti i dipendenti della pubblica amministrazione all’estero e anche i familiari. Subito dopo troviamo tutti quelli che fanno parte delle forze armate e che prestano servizio all’estero e i loro familiari, ma non è ancora finita perché fra questi troviamo anche dipendenti e collaboratori di aziende che lavorano a San Marino. È bene sapere che l’iscrizione al Reve ha un costo, nello specifico si tratta di 59 euro, 27 di cui per emolumenti Aci, mentre i restanti 32 euro riguardano l’imposta di bollo. In ogni caso, tutta la documentazione necessaria si trova sul sito dell’Aci.

Per chi non rispetta i limiti temporali, descritti nel paragrafo precedente, sono previste sanzioni che variano da 400 a 1.600 euro, alla multa si aggiunge anche il ritiro del documento di circolazione. Scatta, invece, la confisca del mezzo quando il proprietario non regolarizza il veicolo o non lo conduce fuori dai confini nazionali, circostanza per cui è necessaria l’autorizzazione.

Per quanto riguarda le auto in leasing o noleggio con intestatari esteri che non hanno i documenti che riportano i dati del contratto possono scattare sanzioni che variano da 250 a 1.000 euro con il fermo amministrativo del mezzo. Infine, in caso di mancata iscrizione al Reve sono previste multe da 712 ai 3.558 euro e il ritiro del documento di circolazione che rimarrà in vigore sino all’iscrizione nel registro.

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