Diversi pensionati stanno per ricevere una comunicazione dall’Inps per regolarizzare la loro posizione: in caso contrario può scattare la revoca del trattamento.
Nei prossimi giorni, alcuni pensionati potrebbero ricevere delle comunicazioni inviate dall’Inps attraverso raccomandata A/R. In particolare, le lettere interesseranno solo determinati soggetti che, come emerso dai controlli effettuati dall’ente, non hanno rispettato un obbligo previsto per percepire il trattamento economico.
Le raccomandate in questione rappresentano un invito agli interessati a regolarizzare la propria posizione, ma se la comunicazione viene ignorata potrà essere attivata la procedura per la sospensione della misura e successivamente scatterà la revoca definitiva. È necessario, dunque, per i pensionati che riceveranno la comunicazione seguire le procedure illustrate dallo stesso istituto di previdenza sociale.
Lo scorso 4 marzo, l’Inps ha pubblicato sul proprio sito il messaggio numero 1173 per segnalare l’invio di comunicazioni ad alcuni pensionati che, secondo quanto emerso dai controlli effettuati nei mesi precedenti dallo stesso istituto, non hanno rispettato uno specifico obbligo.
Le lettere, spedite mediante raccomandata A/R, saranno indirizzate ai titolari dell’Assegno Sociale che non hanno comunicato propri redditi relativi all’anno 2020 e non erano tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi all’Amministrazione finanziaria. L’Assegno Sociale rappresenta, difatti, una prestazione assistenziale direttamente collegata alla situazione reddituale del richiedente che deve rispettare specifici requisiti.
I limiti reddituali vengono aggiornati ogni anno e sono fondamentali non solo per l’accesso alla misura, ma anche per calcolarne l’importo riconosciuto. Per il 2025 le soglie stabilite sono le seguenti: 7.002,97 euro per il reddito personale e 14.005,94 euro per quello coniugale.
Le raccomandate, come abbiamo accennato, rappresentano un invito per il soggetto interessato a regolarizzare la propria posizione. La comunicazione dei redditi può essere effettuata rivolgendosi ad un Caf o un patronato o, in alternativa, in autonomia sul portale online di Inps, accendendo con le credenziali Spid, Cie o Cns. Il percorso da seguire è: “Pensione e Previdenza” > “Domanda di Pensione” > “Aree Tematiche” > “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio Precoci” > “Variazione Pensione” > “Ricostituzione reddituale per sospensione art.35 comma 10bis D.L. 207/2008“.
Ignorando il messaggio inviato dall’Istituto di previdenza sociale, può scattare prima la sospensione dell’erogazione dell’Assegno Sociale e, in seguito, la revoca definitiva della prestazione. Inoltre, saranno anche recuperate tutte le somme erogate durante l’anno in cui la dichiarazione dei redditi avrebbe dovuto essere trasmessa. Per evitare, dunque, questi provvedimenti gli interessati che riceveranno la comunicazione via raccomandata dovranno seguire le procedure appena descritte.
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