Novità pensione di reversibilità, ora decadrà in questi casi: annuncio Cassazione

Pensione di reversibilità, la cassazione chiarisce un elemento decisamente importante. Chi non può riceverla.

La pensione di reversibilità ha una finalità ben precisa: garantire un supporto economico ai familiari che dipendevano dal reddito del titolare di pensione diretta defunto. Si tratta quindi di una prestazione molto importante che coinvolge i familiari superstiti di un pensionato, con percentuali che variano a seconda del grado di parentela.

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Novità pensione di reversibilità, ora decadrà in questi casi: annuncio Cassazione – leccomilano.it

Ad esempio per il coniuge superstite la quota spettante è del 60 per cento della pensione ricevuta dal titolare della prestazione. Nel caso del coniuge superstite con un figlio a carico (minore, disabile, studente) la percentuale di reversibilità sale all’80 per cento, con due figli e il coniuge la reversibilità è del 100 per cento e così via. Quindi a essere interessati dalla reversibilità sono in prima battuta il coniuge e i figli.

Reversibilità, che cosa dice la Cassazione

La parentela è quindi un elemento primaria importanza per definire gli aventi diritto alla reversibilità e la loro quota. Altro aspetto decisivo il reddito del beneficiario, infatti l’importo della pensione di reversibilità dipende dalla situazione economica del superstite.

La Cassazione è intervenuta più volte sulla materia precisando alcuni punti. Ad esempio l’estensione del diritto alla pensione di reversibilità anche al coniuge separato con addebito e senza diritto agli alimenti. Ma un’altra sentenza dei giudici della Corte suprema ha stabilito un principio fondamentale.

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Reversibilità, che cosa dice la Cassazione – leccomilano.it

Secondo la Cassazione il superstite di una persona che riceveva la pensione di reversibilità non ha il diritto di continuare a recepirla dopo il decesso del beneficiario originario. la pensione ai superstiti resta un trattamento a favore di chi dipendeva economicamente dal defunto e non può essere trasmessa o ereditata oltre il primo grado di superstiti.

La Corte di Cassazione ha indicato un principio nelle differenza tra pensione diretta e pensione di reversibilità. La prima è quella che spetta al lavoratore in base ai contributi versati. La seconda, invece, è un trattamento concesso ai familiari superstiti, dopo la morte del titolare della pensione diretta. Quindi la pensione di reversibilità si realizza e si estingue con il rapporto tra il titolare originario della pensione e i suoi familiari più stretti.

La reversibilità non si eredità, né può essere trasmessa al superstite di chi la riceveva. Anche se il titolare di reversibilità ha a carico degli altri soggetti, questi non possono ottenere questo trattamento alla morte del titolare stesso. Un chiarimento importante quello della Corte di Cassazione che definisce i confini di applicabilità di questa prestazione.

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