La Pasqua si avvicina e, tra i piatti tradizionali di questa festività, non possono mancare i taralli. Ecco il segreto per un risultato impeccabile.
Manca sempre meno alla Pasqua e in tantissimi stanno già pensando all’organizzazione del pranzo domenicale. Di piatti tipici, da gustare in occasione di questa festività, ce ne sono diversi: dall’agnello – che può essere preparato seguendo ricette differenti a seconda della regione in cui ci si trova -, alla pasta fatta in casa, passando per i dolci attesi sia dai più piccoli che dagli adulti. Tra questi ultimi, troviamo i taralli. Scopriamo qual è il segreto per cucinarli senza rovinarli.

Quest’anno la Pasqua – che ogni volta cade in un giorno diverso – si festeggerà domenica 20 aprile. Lo scorso 5 marzo, infatti, ha avuto inizio la Quaresima con il mercoledì delle Ceneri: il 13 aprile si celebrerà la domenica delle Palme (quella precedente, per l’appunto, alla Pasqua) e il 17 verrà il giovedì Santo.
Il detto “Pasqua con chi vuoi” (in contrapposizione al “Natale con i tuoi”) si rifà alla possibilità di scegliere con chi trascorrere la festività (al contrario del Natale, che per tradizione si passa in famiglia). In molti, durante il periodo pasquale, organizzano pic-nic all’aria aperta insieme agli amici. Tuttavia, non manca l’usanza di trovarsi con i propri cari per il pranzo della domenica.
Taralli di Pasqua, ecco qual è il segreto per ottenere la consistenza perfetta
Oltre ai primi e ai secondi tipici della festività, la tradizione prevede la preparazione di diversi dolci in occasione di Pasqua. Tra questi ci sono i taralli, una specialità della cucina napoletana, da gustare al termine del pasto. La loro consistenza, morbida e friabile, è un marchio di fabbrica. Riuscire ad ottenerla senza rischiare di rovinare tutto, però, può risultare parecchio complicato.

Per farcela è fondamentale bollire i taralli prima di metterli in forno, così che si mantengano croccanti fuori e morbidi all’interno. Dopo aver preparato il composto a base di farina, zucchero, uova, vanillina e un liquore (come quello all’Anice o la Sambuca) e aver dato forma ai nostri dolci, quindi, bisogna immergerli nell’acqua calda.
Come precisato dalla food blogger Antonietta Polcaro in uno dei suoi ultimi video, non è necessario che quest’ultima stia bollendo. Il segreto per dei taralli pasquali impeccabile è farli cuocere ad una temperatura tra gli 85 e i 90 gradi. Se l’acqua inizia a bollire, la si può raffreddare con un bicchiere. Altrimenti i taralli non lieviteranno una volta messi in forno.
La cottura deve essere di circa 15-20 minuti e, al termine, i dolci saliranno in superficie. Questi non sono da scolare: una volta raffreddati, potranno essere infornati fino a quando assumeranno un colorito dorato. A questo punto, potremo finalmente assaporare i nostri taralli di Pasqua, da sempre simbolo di convivialità.