Agenzia delle Entrate conferma: questi proprietari di casa verranno sanzionati

Sanzione per alcuni proprietari di casa, che cosa dice l’Agenzia delle Entrate su questo tema scottante: cosa bisogna tenere bene a mente.

I contratti di locazione sono degli accordi con cui una parte detta locatore concede l’uso e il godimento di un bene mobile o immobile a un’altra parte detta locatario o conduttore. Sul contratto è indicato il periodo di tempo di validità dell’affitto e il relativo corrispettivo in denaro.

persona firma documento e riceve chiavi
Agenzia delle Entrate conferma: questi proprietari di casa verranno sanzionati – leccomilano.it

Questo tipo di contratto, che riguarda naturalmente l’affitto di beni immobili ad uso abitativo, è regolato dalle norme del Codice Civile. Ma oltre ai contenuti civilistici che contiene, e quindi alle conseguenze che ne derivano, il contratto di locazione prevede degli obblighi fiscali che non è possibile dimenticare. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta, dicendo immediatamente che si rischiano delle sanzioni con l’inadempienza.

L’obbligo fiscale da rispettare, cosa si rischia

Una volta stipulato tra le parti, il contratto di affitto o locazione deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate. La registrazione deve essere effettuata entro i trenta giorni successivi alla stipula. A questo punto bisogna dire che l’obbligo di questa operazione spetta a ambedue le parti.

Infatti sia l’affittuario, sia il proprietario possono effettuare la registrazione. Sono considerati quindi responsabili in solido del pagamento dell’intera somma dovuta per la registrazione del contratto. Da considerare che entro 60 giorni da questa operazione, il proprietario dell’immobile, che secondo la giurisprudenza ha l’onere della registrazione, deve comunicare all’inquilino l’avvenuta registrazione.

colonne monete, modellino casa
L’obbligo fiscale da rispettare, cosa si rischia – leccomilano.it

Il conduttore, tra l’altro, ha il diritto di chiedere una prova della regolare registrazione all’Agenzia delle Entrate e del pagamento dell’imposta dovuta (imposta di registro). Il proprietario deve anche comunicare la registrazione del nuovo contratto anche all’amministratore del condominio. Ma cosa succede se si paga fuori dai termini di legge? Si incorre in una sanzione che varia a seconda del periodo di ritardo della registrazione.

In caso di ritardo non superiore ai trenta giorni la sanzione è pari al 45 per cento dell’ammontare complessivo dell’imposta dovuta. La sanzione cresce di molto se il ritardo è maggiore. Infatti per ritardo superiore ai trenta giorni dalla stipula, la sanzione amministrativa raggiunge il 120 per cento dell’imposta dovuta. Si tratta quindi di una cifra considerevole. Ma come rimediare allora?

Il proprietario dell’immobile potrà rimediare alla mancata registrazione mediante il cosiddetto ravvedimento operoso. In questo modo si pagano una sanzione ridotta e gli interessi. Da ricordare però che il ravvedimento operoso deve avvenire entro un anno dalla stipula. Un contratto non registrato si considera come mai sottoscritto e quindi nullo.

Gestione cookie